Attualmente, esistono diversi modi per diagnosticare una intolleranza al lattosio.
E’ quanto meno discutibile fare diagnosi di intolleranza al lattosio basandosi sulla scomparsa dei sintomi in seguito a dieta di eliminazione dei prodotti contenenti lattosio, in quanto gli stessi sintomi possono essere dovuti ad esempio ad una allergia alle proteine del latte, specialmente nei bambini. Per fare diagnosi sono quindi necessari esami diagnostici di laboratorio.
Fra i test diagnostici non invasivi, particolare importanza assume il Breath Test all’Idrogeno. Il meccanismo su cui si basa il “test del respiro” è semplice: il malassorbimento del lattosio porta alla fermentazione dello zucchero da parte della flora batterica intestinale con produzione di idrogeno che viene assorbito nel sangue ed eliminato attraverso i polmoni. Il malassorbimento del lattosio può quindi essere dimostrato dall’aumento della quantità di idrogeno esalato dopo un carico orale di 20 g di lattosio. Tale test è altamente specifico, di facile esecuzione e di costo contenuto e rappresenta attualmente il test di prima scelta nella diagnosi di intolleranza al lattosio. Il test consiste nello soffiare in una specie di palloncino, ingurgitare un bibitone contenente lattosio (20 g) (oppure tre bicchieri di latte intero fresco) e, dopo un po’, risoffiare sempre nel palloncino. Serve a stabilire la quantità di idrogeno che si libera durante la mancata scissione del lattosio. L’idrogeno liberato nell’intestino viene assorbito dal sangue e va nei polmoni, quindi, poi, nel palloncino. Il Breath Test al Lattosio viene eseguito generalmente al mattino, dopo un digiuno di almeno 8 ore. La durata è variabile da paziente a paziente. In genere, non dura mai meno di 2 ore, e più di 4-5.
Ci sono delle regole abbastanza ferree che il paziente che si sottopone al breath test deve rispettare:
- Nei 10 giorni che precedono l’esame, non praticare clisteri evacuativi e non assumere antibiotici, antidiarroici, antispastici, estratti pancreatici, fermenti lattici e lassativi.
- Nel giorno che precede l’esame, il pranzo è libero (evitare solo Legumi e Cereali integrali), ma durante il pomeriggio e a cena è consentito mangiare esclusivamente prosciutto crudo e/o uova, pesce, carne senza condimento; è consentito bere esclusivamente acqua;
- Nel giorno precedente all’esame, è necessario astenersi dall’attività sportiva e non fumare né aspirare fumo passivo;
- Il giorno dell’esame, bisogna presentarsi ovviamente a digiuno, avendo curato in particolar modo l’igiene orale
Il quantitativo di lattosio che vi daranno non è indifferente. Stiamo parlando di 20 g di lattosio. Chiaramente, se siete intolleranti al lattosio in maniera seria, dopo il test vi verranno i crampi, la diarrea, il vomito, ecc. Valutate pertanto la necessità di effettuarlo, parlandone magari con il vostro medico. Il costo del test è pari a quello del Ticket (l’ultima volta ho pagato 36 euro circa, in Puglia)
Una procedura invece invasive è la biopsia della mucosa del piccolo intestino, quasi mai necessaria per la diagnosi di intolleranza al lattosio, ma utile per individuare malassorbimenti da causa non chiara.
Ultimamente, molti laboratori di analisi cliniche propongono la rilevazione di eventuali intolleranze alimentari (tra cui quindi quella al lattosio) tramite analisi del sangue. Molti gastroenterologi sconsigliano però questo metodo, ritenendolo poco affidabile, in quanto se l’intolleranza è presente, i valori rilevati nel sangue sono positivi, ma non vale il viceversa, ovvero risultati positivi non indicano necessariamente la presenza di intolleranza al lattosio.
Il test più affidabile e sicuro rimane quindi il Breath test al lattosio.
Fonti:
http://www.torrinomedica.it/studio/IntolleranzaLattosio.htm
http://puntodivistaceliaco.blogspot.com/2008/08/intolleranza-al-lattosio-e-celiachia.html
Note:
Le note riguardanti come comportarsi nei giorni precedenti il breath test, sono quelle rilasciate al momento della prenotazione dell’esame da parte del Policlinico di Bari, ma comunque sono per lo più simili alla maggior parte dei laboratori in cui è possibile effettuare tale esame.