L’articolo che ci apprestiamo a scrivere oggi, non è altro che la traduzione del seguente articolo apparso sulle pagine della rivista AgriCultures, la quale è una pubblicazione legata ad uno dei migliori college americani in campo agricolo: Purdue Agriculture. L’articolo originale è consultabile qui e presenta la firma di Steve Tally il quale prende in considerazione alcuni scritti di Dennis A. Savaiano.
Molta gente la quale afferma di essere intollerante al lattosio, in realtà non lo è, dice Dennis Savaiano decano della Purdue University School of Consumer and Family Sciences.
Il problema, dice Savaiano, è che i latticini possono essere difficili da digerire e, la gente che non mangia tali cibi spesso semplicemente non è abbastanza avezza a tali cibi,
Secondo il National Instutes of Health, circa 50.000.000 di Americani sono intolleranti al lattosio. Anche se l’intolleranza in sè per sè non è dannosa – anche se può sfociare in meteorismo, gonfiore o nausea – tuttavia influenza la vita a lungo termine degli individui in quanto evitare i cibi contenenti lattosio automenticamente riduce l’assunzione di calcio.
Secondo Savaiano, i tre quarti del calcio nella dieta statunitense derivano proprio dai cibi contenenti lattosio. Troppo poco calcio nella dieta quotidiana può ridurre la crescita delle ossa la quale può sfociare nell’insorgere dell’osteoporosi col decorrere degli anni. Tale patologia affligge 35.000.000 di americani, i quali risultano avere delle ossa fragili e sono quindi soggetti a fratture e lesioni. I pazienti negli USA spendono 13 miliardi di dollari l’anno per i trattamenti contro l’osteoporosi.
Un grande problema che riguarda l’assunzione di calcio e l’intolleranza al lattosio, dicono i nutrizionisti, è che molta gente, specialmente le ragazze in età adolescenziale, non consumano abbastanza prodotti contenenti lattosio.
Savaiano afferma che “Se non consumi abbiastnza prodotti contenti lattosio, è più facile che che avrai i sintomi dell’intolleranza, d’altro canto, consumati assieme ad altri alimenti, vengono assorbiti troppo velocemente aumentando le probabilità dell’insorgere dei sintomi dell’intolleranza al lattosio”.
Savaiano ha 4 consigli per migliorare la digestione di latte e derivati:
– Non esagerare con i cibi contenenti lattosio e mangiali solo moderatamente
– Mangia cibi contenti lattosio come parte di un pasto, come una coppa di latte con frutta e cereali
– Se necessario utilizza degli integratori per aiutarti nella digestiione
– Consuma yogurt. “Gli Yogurt sono molto ben tollerati in quanto contengono una lattasi che aiuta l’intestino a digerire il lattosio”Il lattosio è una forma di zucchero, o carboidrato, si trova nel latte e nei prodotti derivati. Questo zucchero è troppo grosso per poter essere assorbito dall’intestino, quindi viene scisso da un’enzima: la lattasi, la quale viene prodotta dall’organismo. Molti adulti non producono abbastanza lattasi per poter scindere il lattosio. Infatti i tre quarti della popolazione mondiale non produce abbastanza lattasi.
Tuttavia Savaiano afferma che è possibile allenare il proprio sistema digestivo a scindere il lattosio.
“I nostri studi hanno dimostrato un
adattamento veramente sorprendente dell’intestino crasso negli esseri umani”, dice Saviano che continua dicendo: “L’intestino crasso contiene dei batteri che aiutano a digerire il lattosio. Quindi alterando la dieta nel tempo, i batteri diventeranno sempre più efficienti nel digerire il lattosio, rendendo quindi il latte e i suoi derivati, più tollerati”.
“I batteri sono molto fastidiosi ma anche molto adattabili. Individui che potrebbero produrre dei gas in eccesso, potrebbero sentirsi a disagio dopo aver consumato del latte. Ma se si adattano a piccole quantità di latte per un paio di settimane, al termine di quel periodo, produrranno molto meno gas rispetto a due settimane prima.”
Anche se molta gente pensa che alcuni bambini sono intolleranti al lattosio, attualmente non è così. “L’allergia al latte è spesso confusa con l’intolleranza al latosio anche se sono due cose completamente diverse”. Salvaiano dice che “I bambini non sviluppano l’intolleranza al lattosio finchè non siano arrivati al 3/5 anno di vita.
Savaiano dice inoltre che le allergie al latte si presenta nel 5% dei neo nati, ma aggiunge anche che quasi tutti i neo nati nei quali si è presentato tale problema non aveva superato l’anno di età
Spero che l’articolo sia stato di vostro gradimento 🙂 Ora vi domandiamo…cosa ne pensate?
Avevo letto l’articolo in questione e non credo che quello che dice sia del tutto sbagliato. La cosa più difficile è continuare ad assumere latte e derivati quando il tuo organismo si ribella in maniera selvaggia e, per esperienza, difficile anche rieducare un apparato digerente debilitato da anni di sofferenza.
Però rinunciare ad assumere prodotti con basso contenuto di lattosio può effettivament…e e paradossalmente portare ad un peggioramento dei sintomi ogni volta che, per sbaglio e per volontà, se ne assume un pò, mentre provare a mangiare anche piccolissime quantità per volta, può portare ad un miglioramento.Quindi sì all’introduzione di yogurt, latte, burro e formaggi a basso contenuto di lattosio, no all’ assunzione di prodotti in cui sia addizionato il lattosio e soprattutto mai grandi quantità per volta.
uhm…secondo me l’articolo va molto bene per quel tipo di dieta (che fa pena) ma nel caso di dieta mediterranea? In USA nn esistono tante cose che da noi ad esempio sono molto comuni e la dieta giornaliera mediamente fa schifo…che ne pensate?