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Soia: che cos’è?
La soia è una pianta erbacea originaria dell’estremo oriente e coltivata da oltre 4000 anni. La parte che viene impiegata nell’alimentazione sono i semi, che contengono una grande quantità di proteine. Come tutti i legumi è ricca, oltre che di proteine, anche di ferro, potassio e vitamine del gruppo B. Le proteine della soia sono di buon valore biologico, infatti sono considerate le proteine vegetali per eccellenza.
Il consumo di soia nella parte occidentale del mondo è iniziato dopo che alcuni studi notarono che le donne e gli uomini orientali, che consumavano grandi quantità di soia, avevano una minore incidenza di alcuni tipi di tumori, malattie cardiovascolari e osteoporosi. Ancora oggi sono in corso degli studi per confermare gli effetti positivi di questo legume sulla salute umana.
Alcuni benefici
Gli effetti benefici della soia sono legati alla presenza di isoflavoni e fitoestrogeni.
- Anticancro naturale: proprietà particolarmente nota per il tumore alla prostata e al seno. Gli studi hanno dimostrato che il consumo di soia limita la proliferazione delle cellule tumorali. Le sostanze presenti nella soia sono efficaci quindi nella prevenzione.
- Riduzione del colesterolo: la soia ha effetti benefici nei confronti della riduzione del colesterolo. A confermarlo è uno studio internazionale che ha dimostrato che un consumo abituale riduce del 10% la quantità di colesterolo LDL.
Tiroide
Il possibile effetto gozzigeno della soia (dovuto agli isoflavoni) deriva da studi in vitro. La letteratura più recente però ha dimostrato che, con il giusto apporto di iodio nella dieta, gli isoflavoni non influiscono negativamente sulla funzionalità della tiroide. [Bruce 2003]
Soia e tumori ormono-sensibili
Gli isoflavoni, come dicevamo prima, hanno un ruolo importantissimo nella prevenzione del cancro alla mammella, ma il loro utilizzo nelle donne affette dal tumore non è confermato da nessuno studio [Hu 2004]. È quindi importante affidarsi alle terapie convenzionali ed evitare di seguire delle teorie prive di alcun fondamento scientifico.
Il tasso di morte per cancro alla prostata è basso negli uomini asiatici e una delle possibili ipotesi per spiegare questo dato è il grande consumo di soia. Anche quest’effetto sarebbe imputabile agli isoflavoni [Holzbeirlein 2005]. Però da un’analisi di questi studi in realtà sono pochi quelli che confermano l’effetto protettivo dei fitoestrogeni nei confronti del cancro alla prostata [Ganry 2005], questo perché molti studi sono stati condotti solamente in vitro.
Studi scientifici e bufale
Visto il grandissimo numero di articoli e pubblicazioni sulla soia è veramente difficile riuscire a fare una sintesi. Per questo motivo è necessaria molta cautela nell’analisi dei rischi/benefici per la salute. Ovviamente sono necessarie ulteriori ricerche per valutare se il suo utilizzo sia efficace nella prevenzione di alcune malattie. Per quanto riguarda invece la sicurezza non c’è alcun dubbio: in letteratura è presente una grande mole di studi che lo conferma.
In conclusione ti invito a non credere agli “stregoni”: ad oggi secondo la comunità scientifica non ci sono evidenze che dimostrano che il consumo di questo legume provochi danni alla salute.
Ovviamente la soia, in tutte le sue forme (latte, tofu, burger), va alternata con tutti gli altri legumi.
Bibliografia:
[Hu_2004] Hu SA. Risks and benefits of soy isoflavones for breast cancer survivors. Oncol Nurs Forum. 2004 Mar-Apr;31(2):249-63.[Ganry_2005] Ganry O. Phytoestrogens and prostate cancer risk. Prev Med. 2005 Jul;41(1):1-6. Epub 2004 Dec 9. Holzbeierlein_2005 Holzbeierlein JM, McIntosh J, Thrasher JB. The role of soy phytoestrogens in prostate cancer. Curr Opin Urol. 2005 Jan;15(1):17-22.
[Bruce_2003] Bruce B, Messina M, Spiller GA. Isoflavone supplements do not affect thyroid function in iodine-replete postmenopausal women. J Med Food. 2003 Winter;6(4):309-16.