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Olio extravergine di oliva: un alleato contro il colesterolo cattivo

olio d'oliva, un alleato contro il colesterolo

Definito da Omero “oro liquido”, l’olio d’oliva è da sempre uno dei pilastri dell’alimentazione mediterranea. Non si tratta però di un alimento come gli altri: le sue proprietà benefiche lo rendono infatti uno dei nostri migliori alleati in cucina. Innanzitutto, però, bisogna specificare che non tutti gli oli d’oliva sono uguali: quello di migliore qualità e che apporta i migliori benefici per la salute è indubbiamente l’olio extravergine, che proviene dalla prima pressatura e viene ottenuto tramite una spremitura meccanica. Tutti gli altri oli sono di qualità inferiore, e a volte sono ottenuti tramite l’uso di solventi chimici. Tra i benefici dell’olio extravergine d’oliva vi è sicuramente l’alto contenuto di antiossidanti, in particolare di vitamina E; è inoltre ricco di vitamina A e C, nonché di vitamine del gruppo B che regolano le funzioni del sistema nervoso. Oltre che come alimento, l’olio d’oliva può essere utilizzato anche per uso esterno, ad esempio sul viso, dove è ottimo come struccante e contrasta la formazione delle rughe grazie alla presenza della vitamina E, come olio per massaggi, oppure ancora come maschera idratante per i capelli. Sebbene sia molto calorico, come tutti gli oli, è in realtà particolarmente digeribile; ha un’azione antinfiammatoria e stimola la contrazione della cistifellea, prevenendo la formazione dei calcoli biliari. Gli acidi grassi insaturi contenuti nell’olio extravergine sono inoltre in grado di aiutare a controllare la glicemia; un recente studio mostra infatti come l’abbinamento di zuccheri e olio d’oliva nello stesso passo provochi un innalzamento della glicemia inferiore alla …

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Soia: tutto quello che c’è da sapere

Soia

Soia: che cos’è? La soia è una pianta erbacea originaria dell’estremo oriente e coltivata da oltre 4000 anni. La parte che viene impiegata nell’alimentazione sono i semi, che contengono una grande quantità di proteine. Come tutti i legumi è ricca, oltre che di proteine, anche di ferro, potassio e vitamine del gruppo B. Le proteine della soia sono di buon valore biologico, infatti sono considerate le proteine vegetali per eccellenza. Il consumo di soia nella parte occidentale del mondo è iniziato dopo che alcuni studi notarono che le donne e gli uomini orientali, che consumavano grandi quantità di soia, avevano una minore incidenza di alcuni tipi di tumori, malattie cardiovascolari e osteoporosi. Ancora oggi sono in corso degli studi per confermare gli effetti positivi di questo legume sulla salute umana. Alcuni benefici Gli effetti benefici della soia sono legati alla presenza di isoflavoni e fitoestrogeni. Anticancro naturale: proprietà particolarmente nota per il tumore alla prostata e al seno. Gli studi hanno dimostrato che il consumo di soia limita la proliferazione delle cellule tumorali. Le sostanze presenti nella soia sono efficaci quindi nella prevenzione. Riduzione del colesterolo: la soia ha effetti benefici nei confronti della riduzione del colesterolo. A confermarlo è uno studio internazionale che ha dimostrato che un consumo abituale riduce del 10% la quantità di colesterolo LDL. Tiroide Il possibile effetto gozzigeno della soia (dovuto agli isoflavoni) deriva da studi in vitro. La letteratura più recente però ha dimostrato che, con il giusto apporto di iodio nella dieta, gli …

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Come fare una colazione senza latte e senza lattosio

Colazione senza latte

Come è possibile fare una colazione senza lattosio? Quali sono gli alimenti e le bevande consentite? Piccola guida per intolleranti

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Contenuto di lattosio nel latte: la guida

Questa guida nasce con l’intento di esplicitare il contenuto di lattosio nelle diverse tipologie di latte. Hai fatto tutti i test, tra cui sicuramente il vecchio ed efficace breath test e ti hanno diagnosticato una fastidiosissima intolleranza al lattosio. In genere subito dopo il test ci si sente confusi e domande quali ad esempio: cosa posso mangiare se sono intollerante al lattosio? Cosa è l’intolleranza alle proteine del latte? Ed altri interrogativi simili prendono piede nella nostra mente. E’ vero che potrebbe essere una cosa estremamente ovvia ma, il primo alimento che un intollerante al lattosio deve eliminare dalla propria dieta è senza dubbio il latte, essendo l’alimento con contenuto di lattosio maggiore. Le persone intolleranti spesso vengono consigliate da medici, amici e conoscenti, ma non sempre questi consigli corrispondono a verità, e noi di www.maidirelattosio.com ce ne accorgiamo soprattutto grazie a quanti ci scrivono sulla nostra pagina facebook. Possiamo suddividere le diverse tipologie di latte in commercio in tre macro categorie: latte da specie di allevamento, latte da specie di allevamento delattosato e latte vegetale. LATTE DA SPECIE DI ALLEVAMENTO La produzione e commercializzazione attuale del latte per scopi alimentari umani si basa sull’allevamento di animali come per esempio la vacca, la bufala, la pecora, la capra, l’asina. Quando si parla di “latte”, in Italia per legge s’intende quello vaccino, mentre la specificazione risulta obbligatoria per le altre varianti: latte bufalino, latte pecorino, latte caprino, latte di asina. Nella tabella che segue elenchiamo il contenuto di lattosio per diverse tipologie di …

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Potrebbe contenere tracce di latte: ecco il significato!

Potrebbe contenere tracce di latte. Una scritta che vuol dire tutto o nulla! Il catalogo dei prodotti che non contengono lattosio è da qualche settimana presente sul nostro sito e alcuni prodotti che contengono all’interno delle loro etichette la dicitura “potrebbe contenere tracce di latte“. Cerchiamo di fare chiarezza. La presenza della dicitura “potrebbe contenere tracce di latte”, o anche “Può contenere tracce di proteine del latte e di lattosio”, indica che per uno o più ingredienti non si può garantire l’assenza per contaminazione accidentale. [Tweet “per uno o più ingredienti non si può garantire l’assenza per contaminazione accidentale”] O significa che il prodotto finale è confezionato in uno stabilimento che produce anche alimenti a base di latte e che hanno caratteristiche che non consentono al produttore di escludere al 100% la presenza di contaminazioni dovute a particelle residue negli impianti di lavorazione condivisi o adiacenti. [Tweet “il prodotto è confezionato in uno stabilimento che produce anche alimenti a base di latte che non consentono quindi di escludere al 100% una contaminazione”] Per questo motivo, devono stare molto attenti solo coloro che presentano allergie o intolleranze alle proteine del latte, mentre gli intolleranti al lattosio possono continuare ad assumere tali prodotti. Quindi se si sta male assumendo alimenti che riportano questa dicitura, probabilmente le cause sono da imputare ad altri fattori e a questo riguardo, vi consigliamo la lettura di un altro nostro articolo che riguarda esattamente l’insorgere di malesseri in seguito all’assunzione di alimenti senza lattosio, che illustra tutti i principali motivi …

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Contraccezione ormonale e intolleranza al lattosio

Buongiorno a tutti, anche se forse dato l’argomento dovrei scrivere “tutte”, visto che oggi parliamo di qualcosa che interessa soprattutto le donne: la contraccezione ormonale e intolleranza al lattosio. Probabilmente non tutti sanno che la maggior parte delle pillole contraccettive, se non tutte, esistenti sul mercato contengono lattosio. Il corretto assorbimento dei principi attivi contenuti all’interno della pillola è fondamentale per garantire la massima efficacia del prodotto. Un cattivo assorbimento si ha quando, per esempio, nelle ore successive all’assunzione della pillola si verificano episodi di vomito e, soprattutto, diarrea. In questo caso, contraccezione ormonale e intolleranza al lattosio non vanno d’accordo, perchè gli episodi di diarrea si verificano proprio quando soffriamo di intolleranza al lattosio! E, quindi, se le pillole contengono un seppur minimo quantitativo di lattosio, per la maggior parte dei soggetti questo potrebbe bastare a ridurre l’efficacia contraccettiva. In casi di contraccezione ormonale e intolleranza al lattosio la maggior parte dei ginecologi preferisce consigliare di utilizzare contraccettivi ormonali alternativi alla pillola. In particolare, parliamo di CEROTTO e di ANELLO VAGINALE. Vediamo in maggiore dettaglio questi farmaci CEROTTO EVRA Il cerotto Contraccettivo Evra è simile a qualsiasi altro cerotto. EVRA deve essere applicato sulla cute pulita, asciutta, priva di peli, intatta e sana, sulla natica, l’addome, la parte alta esterna del braccio o la parte superiore del tronco, in una posizione dove non verrà sfregato da abbigliamento stretto. EVRA non deve essere applicato sul seno o su pelle arrossata, irritata o con tagli. Ogni cerotto consecutivo di EVRA deve …

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L’elenco degli alimenti senza lattosio è realtà!

Nei mesi passati abbiamo annunciato che c’erano in atto grandi progetti, bene, il primo di questi grandi progetti è l’elenco degli alimenti senza lattosio ! Il progetto nasce da un’esigenza che noi tutti abbiamo: individuare facilmente quali alimenti possiamo mangiare e quali non possiamo mangiare e se tutto questo è stato possibile lo dobbiamo anche grazie a voi che ci seguite assiduamente su queste pagine, quindi GRAZIE 🙂 Se vi state domandando come poter accedere all’elenco degli alimenti senza lattosio, è presto detto: sulla barra laterale in ogni pagina troverete un tasto come questo qui sotto Il quale vi porterà alla pagina contenente la lista degli alimenti senza lattosio. Una volta all’interno di tale pagina potrete avere a colpo d’occhio la lista degli ultimi alimenti inseriti e l’elenco totale, in ordine alfabetico, di tutti gli alimenti presenti nel nostro database. Cliccando su ogni alimento aprirete la scheda prodotto la quale indica riporta tutta l’etichetta, la percentuale di lattosio presente e tante altre informazioni utili per noi intolleranti al lattosio. Ah…quasi dimenticavamo c’è anche la possibilità di effettuare la ricerca praticamente da ovunque all’interno del sito 🙂 E se manca qualcosa? Segnalatecelo e provvederemo ad inserire il tutto! 🙂 Vi piace questa iniziativa? Se si lasciate un mi piace o condividete quanto più possibile la pagina. Vi ringraziamo in anticipo!

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Intolleranze alimentari: quali test posso fare?

Intolleranze alimentari: quali test posso fare e quali sono i migliori

Intolleranze alimentari e allergie Le intolleranze alimentari, differentemente dalle allergie, sono reazioni avverse aspecifiche messe in atto dall’organismo in risposta all’assunzione di un alimento non tollerato sotto il profilo metabolico. Cosa significa che la reazione all’alimento è aspecifica? Innanzitutto non esiste una quantità di cibo precisa che va ingerita prima di innescare i sintomi di malessere avvertiti dal paziente. Inoltre, lo stesso paziente può accusare sintomi diversi durante due distinti episodi in cui assume l’alimento non tollerato. E allora come si può diagnosticare in maniera sicura un’intolleranza alimentare? La risposta più semplice è che è necessario provare ad escludere dalla dieta l’alimento o il gruppo di alimenti a cui si pensa di essere intolleranti. In questo periodo, della durata in genere di alcune settimane, è sempre consigliato essere seguiti da un medico competente e, possibilmente, tenere un diario alimentare in modo da facilitare il compito di tutti i soggetti coinvolti e aumentare l’efficacia del tutto per individuare l’intolleranza alimentare o sospetta tale. [Tweet “Come si può diagnosticare un’intolleranza alimentare? Quali sono i test validi?”] Esistono test scientifici validi per confermare un’intolleranza alimentare? La diagnosi di intolleranza alimentare può essere lunga e richiedere l’esecuzione di test validati dal punto di vista scientifico. I test di primo livello sono raccomandati per escludere che la sintomatologia, che può essere spesso sfumata, nasconda in realtà un’allergia all’alimento o ad alcune sue componenti. L’allergia è una reazione mediata dal sistema immunitario in risposta ad un allergene cioè ad una sostanza che può essere contenuta negli alimenti …

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Perché sto male anche se ho mangiato prodotti senza lattosio?

Come mai sto male se mangio alimenti senza lattosio?

Perché sto male anche se ho mangiato un prodotto senza lattosio? La domanda che ci viene in mente è sempre la stessa! Questo solitamente ce lo domandiamo molto frequentemente dopo aver seguito un regime alimentare corretto e praticamente ce lo siamo domandati tutti almeno una volta nella nostra nuova vita da intolleranti al lattosio, ne è la riprova tutti i messaggi che ci arrivano sulla nostra pagina facebook. [Tweet “Perché sto male se ho mangiato un prodotto senza lattosio?”] In realtà ci sono diverse risposte a questa domanda. Vediamo di passare in rassegna tutte le probabili cause. PRODOTTO SENZA LATTOSIO / DELATTOSATO Uno dei motivi principali del nostro star male è l’assunzione di prodotti delattosati, con la convinzione che questi siano senza lattosio. In effetti tutti i prodotti delattosati riportano la dicitura “senza lattosio”, ma così non è, in quando un prodotto contenente latte NON PUO’, ad oggi, non contenere lattosio. Molto più semplicemente, ne contiene un quantitativo minimo che, legalmente, consente alle aziende di riportare la dicitura “senza lattosio”. Per maggiori informazioni potete fare riferimento al nostro articolo che riguarda proprio la spiegazione delle Etichette alimentari PRODOTTO “INSOSPETTABILE” CONTENENTE LATTOSIO Spesso esistono prodotti che insospettabilmente possono contenere lattosio. Ci riferiamo agli insaccati, ad alcuni tipi di surgelati o di prodotti pronti, allo zucchero a velo vanigliato della Pane degli Angeli o ad altri alimenti. Vi consigliamo la lettura di questa piccola guida presente sul nostro blog sugli Alimenti che CONTENGONO Lattosio, e comunque leggete sempre le etichette! IRRITAZIONE INTESTINALE O SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE …

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Qual è la differenza tra allergia e intolleranza?

Qual è la differenza tra allergia e intolleranza?

A volte sapere la differenza tra allergia e intolleranza alimentare può decisamente essere utile e può aiutare a salvare la vita o almeno riuscire a farci vivere meglio e più serenamente. Purtroppo ogni giorno vediamo allargarsi sempre di più la schiera di gente che soffre di problemi legati all’alimentazione e spesso e volentieri questi problemi implicano farina, latte ecc ecc Nonostante la maggior parte delle persone possa mangiare una gran varietà di cibi, ci sono alcuni individui a cui alcuni particolari alimenti possono provocare delle reazioni negative, che possono andare da un banale mal di pancia ad uno shock anafilattico. [Tweet “Le reazioni allergiche possono andare da un banale prurito ad uno shock anafilattico!”] Tali reazioni possono essere causate da allergie alimentari o intolleranze alimentari, ma qual è la differenza tra allergia ed intolleranza? In questo articolo proveremo a fare chiarezza in merito. Spesso e volentieri tendiamo a identificare come allergia qualsiasi reazione negativa al cibo, tuttavia nella stragrande maggioranza dei casi il tutto è provocato da altre cause come intossicazioni, avversioni di natura psicologica o intolleranze alimentari. L’allergia alimentare è una forma estremamente specifica di intolleranza ad alimenti o componenti di alimenti che attiva il sistema immunitario. L’elemento scatenante, detto allergene, innesca una serie di reazioni a catena del sistema immunitario tra cui la produzione di anticorpi. A causa di questa sovrabbondanza di anticorpi, il nostro organismo rilascia delle sostanze chimiche organiche che provocano diversi sintomi quali: prurito, tosse, gonfiore, naso che cola. Le allergie alimentari sono spesso ereditarie e …

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